(di Reset Staff)
Dall’origine dei tempi l’uomo si è sempre regolato calcolando il tempo in base al sole, si alzava di mattina presto all’alba per iniziare a lavorare e andava a dormire con il tramonto. Questa è stata sempre la regola che ha permesso ai contadini di lavorare anche quando il tempo non era scandito da un orologio. Con la civiltà industrializzata le cose sono un po’ cambiate e le abitudini con il tempo hanno sconvolto questi ritmi naturali, portando la società a sprecare delle ore di luce diurne. L’abitudine di dormire di mattina, infatti portava l’uomo a sprecare le ore dell’alba e a consumare più energia di sera al tramonto, per l’illuminazione e il riscaldamento. Aumentare le ore di luce durante il giorno significava risparmiare un’ora intera di candele e combustibile di sera, così sulla base di questo principio Benjamin Franklin nel lontano 1784 propose l’idea di spostare l’orologio in avanti per sfruttare più ore di luce durante la giornata. Solo nel 1907 però il suo progetto vide la luce, quando fu adottato per la prima volta dall’Inghilterra , con il nome di British Summer Time, e poi esportato un tutta l’Europa.
E’ stata creata un’interessante ed intuitiva infografica , che si può consultare a questo link, che spiega nei dettagli tutta la storia dell’ora legale sin dalle origini ma anche tutte le curiosità come ad esempio come comportarsi per un riposo più sano durante le notti in cui vengono spostate le lancette, cosa mangiare e in che modo si ottengono benefici sfruttando un’ora in più di luce del sole.
L’ora legale è oggi adottata in tutti i paesi della Comunità Europea che adottano le stesse regole, questo permette anche la sincronizzazione di tutti gli orari dei mezzi di trasporto. In Italia dopo tante vicissitudini in cui la sua applicazione è stata prima applicata e poi abolita ripetutamente, finalmente nel 1966 è stata emanata una legge che la rese obbligatoria. Ogni anno l’ultima settimana di marzo, scatta l’ora legale, per cui l’orologio viene messo un’ora avanti.
Nel resto del mondo non tutti adottano l’ora legale, ad esempio in Cina ora non è in vigore, anche nei paesi equatoriali essa non viene adottata, perché tanto la differenza di ore di luce è davvero poca. In Russia nel 2011 l’ora legale è stata abolita perché causava forte stress alla popolazione; in Nuova Zelanda, invece viene adottato un metodo per cui l’orologio viene spostato solo di 30 minuti in base all’orario GMT+11 che è l’orario orientale australiano.
Tra i vantaggi dell’introduzione dell’ora legale, sembra che ci sia un gran risparmio economico che solo in Italia è stato stimato tra il 2004 e il 2012 di ben 800 milioni di euro. Anche a livello fisico pare si possa godere di enormi vantaggi, perché si può dedicare più tempo allo sport e al tempo libero dopo il lavoro. Un impiegato medio che torna dal lavoro alle 17 o 18 di pomeriggio ha tempo fino alle 20/21 di sera per praticare il fitness, il running, la bicicletta, ma anche operazioni varie di giardinaggio e bricolage. La maggior parte degli italiani in una percentuale del 82% sono favorevoli all’ora legale, e sembra che anche la criminalità diminuisca del 3% forse a causa della luce diurna fino a sera inoltrata. Tra gli svantaggi c’è chi imputa alla carenza di sonno un aumento delle malattie cardiovascolari e del rischio d’infarto, e chi si lamenta per lo stress causato ai bambini e per i problemi che possono riscontrarsi nel campo agricolo. Ma la media è buona e in percentuale solo un 10% non è contento dell’ora legale.
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